VIVA LA CAMPAGNA

Io sto in città
Son come una formica nella folla dell’umanità
Che corre qua e là a gran velocità
Con l’orologio che va, che va, che va

Io sto in città
Non mi ricordo più la primavera che colore ha
Amici non ne ho e parlo perlopiù
Con l’orologio che va, che va, che va

Felicità, non sei in città
Viva la campagna, viva la campagna!
La civiltà è bella, ma
Viva la campagna che mi dà

Un arcobaleno sereno, l’odore del fieno
Il canto corale di mille cicale
Un bianco puledro, il fiore di cedro
Le stelle più grandi nel ciel

Ma io sto in città
Cemento, palazzoni, cartelloni di pubblicità
In macchina su e giù, lottando perdipiù
Con l’orologio che va, che va, che va

Io sto in città
Rumori fastidiosi, la nevrosi mi divora già
La gente viene e va, ma non sorride più
C’ha l’orologio che va, che va, che va

Felicità, non sei in città
Viva la campagna, viva la campagna!
La civiltà è bella, ma
Viva la campagna che mi dà

Tutti questi grilli, birilli, cavalli, coltelli
Mulini, bambini, tacchini, pulcini
Casette, cosette, forchette, saette
Tramonti, racconti, bisonti, rimpianti
Castagne, lasagne, lavagne, montagne
Ombrelli, fratelli, cartelli, caselli
Bestiame, pollame, catrame legname
Trattori, fattori, pittori, rumori
Patate inventate, posate, incartate
Fontane, poltrone, cartine, cartoni
Fornelli, randelli, piselli, martelli
Bicchieri, bicchieri, bicchieri, bicchieri
Profumi, porcini, legumi, salumi
Cipolle, corolle, betulle, farfalle
Formaggi, foraggi...